giovedì, Aprile 25, 2024
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Meglio una gemmologia umile ed onesta

Sono trascorsi 7 lunghi anni da quando Luigi Costantini, il mio mentore, mi propose di occuparmi della didattica per conto dell’International Gemological Institute nell’area campana. Quando accettai questa sfida non pensavo assolutamente alle soddisfazioni e alle gratificazioni che questa nuova esperienza potesse arrecarmi. Spesso, alla fine dei corsi, i miei studenti mi ringraziano, ma in effetti dovrei essere io a ringraziare loro, perché ogni singolo studente contribuisce alla mia crescita, personale e professionale.

Come sempre dico, un buon insegnante non è colui che sa tutto, ma è colui che riesce a trasmettere “quel poco che sa”, cercando di suscitare curiosità, entusiasmo e voglia di conoscere. In questi anni ho avuto la fortuna di avere degli splendidi gruppi di lavoro, ho visto come compagni di banco l’avvocato insieme all’orafo, l’ingegnere fianco a fianco dell’ incastonatore e dell’astrofisico ma tutti intenti a parlare la stessa lingua, la lingua della gemmologia. Gemmologia… che cos’è in realtà la gemmologia, una scienza o semplicemente marketing applicato alle gemme?

Neppure noi gemmologi abbiamo un’idea univoca e infatti ci sono diverse correnti di pensiero. Ad esempio quella composta dai “fondamentalisti”, coloro che intendono la gemmologia come un qualcosa di supremo che deve controllare tutto il comparto orafo. Questo gruppo si sente parte di una specie di tribunale di inquisizione che mette al rogo chiunque solo parli di una pietra trattata e dichiara blasfemo chi appena accenni alle pietre sintetiche. Oltre a questa categoria esiste quella dei “malleabili”, con un sottoinsieme quella dei “corruttibili” a loro volta suddivisi in un’altra sottocategoria i facilmente corruttibili, i peggiori. Sono coloro (anche istituti non proprio cristallini, estromessi dal Rapnet) che conducono questa professione valutando gemme talvolta solo telefonicamente e in cambio di retribuzione economica, accontentano il cliente… Colore, purezza, tutto è relativo!

Secondo il mio punto di vista la gemmologia è un ottimo strumento per favorire la vendita della gioielleria ma solo se fornisce valutazioni precise, uniformi, non condizionate dal mercato. In poche parole deve dare certezze al consumatore finale, al quale deve garantire la congruità dei gioielli acquistati. Non pensate che la gemmologia se sfruttata bene può essere un ottimo strumento per vendere? Per darvi una risposta adeguata utilizzerò un’altra domanda: è più facile vendere un diamante accompagnato da certificato o senza? Una rendicontazione scientificamente corretta garantisce autorevolmente l’acquisto di gioielli montati e di pietre di colore.

Di Francesco Sequino, pubblicato su Rivista Italiana di Gemmologia n. 0, Gennaio 2017.

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