giovedì, Marzo 28, 2024
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O la giada o la vita

Continuano gli incidenti causati da smottamenti, spesso mortali, nel Kachin (stato birmano ai piedi della catena himalaiana) nella frenetica corsa allo sfruttamento della giadeite. Questa risorsa preziosa è concentrata infatti in larga misura nel Myanmar e vale secondo Global Witness 31 miliardi di US$ nel 2014, ossia metà del PIL del turbolento paese. La situazione è così grave che addirittura il Ministro delle Miniere dello Stato del Kachin, Hkyen Le Awn, ha dichiarato senza mezzi termini che il Presidente Obama e Aung San Suu Kyi, leader delle opposizioni e ora influente Consigliere di Stato in Myanmar, hanno commesso un grave errore ad abolire le sanzioni. Infatti nello scorso settembre le restrizioni del 1987 al commercio della giada, volte a colpire gli interessi della casta militare, sono terminate. Nel mese di febbraio nove persone hanno perso la vita nei pressi della città di Hpakant a causa del cedimento del suolo di una collina. Molte aree non sono più in sicurezza dopo essere state sbancate da precedenti operazioni di ricerca portate avanti dalle grandi imprese che setacciano ed abbandonano il territorio meno promettente per concentrarsi solo su rinvenimenti significativi. Nell’area lavorano, spesso illegalmente, cercatori freelance provenienti da regioni remote, che, poiché le autorità lo scorso agosto hanno drasticamente ridotto i permessi di sfruttamento, hanno per target le pericolose aree compromesse dalle operazioni precedenti. Ma da qualche tempo si sono aggiunti alle catastrofi anche assalti armati. L’ultima aggressione è avvenuta il 3 novembre 2016 ed ha portato alla distruzione delle dotazioni della Yadanar Yaung Chi Company per un valore di circa 5 milioni di US$. Dal 1990 si consuma una lotta per il controllo delle ricche colline tra indipendentisti locali ed il governo centrale che sfrutta la fortissima domanda cinese di giada favorendo le elites militari che controllano la risorsa.

Gem News a cura della redazione di Trasparenze News, pubblicato su Rivista Italiana di Gemmologia n. 1, Maggio 2017.

(© AFP PHOTO)

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