Siamo abituati ai bellissimi smeraldi colombiani ed a quelli africani, dall’intenso verde, ma cosa c’è da dire su quelli australiani? L’Istituto SSEF si è trovato ad analizzare dei campioni del deposito di Riverina ed ha rilasciato una nota su alcune gemme alquanto intriganti.
Prima dell’SSEF anche Gem-A si era interessata agli smeraldi australiani, organizzando un viaggio attraverso l’“emerald desert”.
Del deposito di Riverina, che si trova nell’Australia occidentale, precisamente nello stato del Nuovo Galles del Sud, sappiamo che l’estrazione è avvenuta dai primi anni ’70 fino ai primi del 2000. Le pegmatiti contenenti lo smeraldo sono intercalate da vene di plagioclasio e quarzo e si rinvengono in una fascia formata da lava mafica metamorfosata e rocce sedimentarie.
La maggior parte dei cristalli estratti nella zona si presenta con colorazioni verde-blu lattiginose poco appetibili. Stupisce la bellezza, come si evince dalle foto, del materiale analizzato dall’SSEF, poiché in precedenza i campioni australiani non sembravano così belli.
Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 13, Autunno 2021