domenica, Aprile 28, 2024
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Gli strani casi del “Diamante Benedetto” dal Papa e di quello “non ordinario”

Al vostro G.S. (Grillo Sparlante) continuano le crisi psico-motorie (delirio psicotico convulsivo) al sopraggiungere di certe notiziuole. Stavolta ce ne sono un paio che più golose di così non si può (vedi lettera Ⓑ ed Ⓝ). Perché lettera B ed N, innanzitutto?

Dassi il caso che al G.S. sia stato surrettiziamente inoculato un virus letale (per il lettore) in grado di scatenare la sua inarrestabile grafomania: un subliminale invito a comporre un Dizionarietto dei nomi, titoli, attributi e denominazioni (elencati alfabeticamente) del Diamante, con particolare riferimento ai neologismi ultimamente in voga affibbiati ad ogni piè sospinto soprattutto al Diamante Sintetico. Perché soprattutto al Diamante Sintetico? Se lo volete sapere, attendete sino al n° 15/2022 di questa Rivista.

Intanto vi si propinano queste due chicche, ché col resto sarebbe stato troppo sia per i vostri neuroni che per la vostra capacità di sopportazione!

Allordunque, alla lettera B, nel Dizionarietto, troviamo il Diamante:

BENEDETTO (BLESSED): detto di Diamante che abbia ricevuto una benedizione, intesa come «rito liturgico con cui si aspergono cose o persone con acqua lustrale, pronunciando contemporaneamente parole d’invocazione per la protezione e l’aiuto di Dio». Pratica, questa, che ha fatto (per il Diamante) il suo ufficiale esordio – in forma solenne – nel Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day) occorso il giovedì 25 novembre dell’anno di Nostro Signore 2021. Luogo di svolgimento dell’angusta funzione: SCV (Stato Città del Vaticano), Roma, Italia. Celebrante: Sua Santità Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Oggetto della benedizione: una Croce di quasi un pollice (2,54 cm) di lunghezza, tagliata e sfaccettata (a Xi’an, Cina) da un singolo cristallo grezzo da 30 ct di Diamante Lab-Grown (Accresciuto in Laboratorio, ovvero Sintetico) uscito dalle camere plasmatiche a micro-onde della Diamond Foundry Inc. (Fonderia del Diamante, sede in San Francisco, California, USA) negli impianti siti in quel di Wenatchee, Stato di Washington, USA. Presentatore dell’oggetto: il CEO (Chief Executive Officer, ovvero Amministratore Delegato, e socio fondatore) della Diamond Foundry, Mr. Martin Roscheisen (Figura 1).

Figura 1 – Il post pubblicato su Facebook da Diamond Foundry il 18 dicembre 2021.

Notizia sconvolgente, dato il suo portato storico. Le antenne del vostro G.S. non solo si son raddrizzate, ma dalle vibrazioni si son talmente aggrovigliate da richiedere un’ora buona di paziente dis-ingarbugliamento.

Oltre a ciò, la novella ha sollevato, in tutte le tane di Grillolandia, un frinire assordante i cui decibel, per effetto diapason, han seriamente compromesso la soglia uditiva.

Frammisti, ingenerosi commenti, domande impertinenti, ingiuriose insinuazioni, quali: perché tale santificazione del Diamante? Non è che si voglia sostituire l’Apostolo Pietro quale pietra sulla quale è fondata la Chiesa, con una pietra che è il simbolo stesso dell’indistruttibilità, della resilienza, della durevolezza, della sempiternità? E poi, perché il Diamante Sintetico e non quello Naturale, e perché proprio quello della Diamond Foundry e non – che so? – quello della De Beers o d’un altro produttore indiano o cinese? Vuoi vedere che quel volpone di Martin Roscheisen, con la scusa di donare un oggetto a soggetto religioso così particolare (antesignano, fra l’altro, d’una linea di gioielleria denominata Divine Collection e comprendente anche Stelle di Davide e Mezzelune e facente parte della collezione VRAI della Diamond Foundry da lanciarsi nel 2022), ha fatto il colpo gobbo pubblicitario di tutta la sua carriera ingaggiando (al costo d’un unico cristallozzo di Diamante Sintetico e relativa lavorazione ed incastonatura) l’influencer con più followers (seguaci) di tutto il globo terraqueo?

Qui, al G.S. c’è voluto del bello e del buono per tacitare l’ignobile canea. Ignorando il provocatorio primo quesito, più da goliardia studentesca che altro, e passando a cose serie: perché il Diamante Sintetico della Diamond Foundry? Semplice: perché questo (cito) «è il primo iconico esemplare, in 2000 anni, di ‘croce solitaire’ (pietra da circa 4,7 ct, 22 mm x 14 mm, metallo in oro giallo 18 Kt) proveniente da un unico cristallo di Diamante Sintetico», facente parte d’una terna di esemplari da battersi ad un’asta di beneficenza – curata dalla VRAI – i cui proventi verranno devoluti all’organizzazione Scholas Occurrentes, rete internazionale di scuole promosse da Papa Francesco per l’istruzione di chi l’istruzione non se la può permettere. Scuole aperte a credenti di qualsiasi fede religiosa e pure a non credenti. La prima asta s’è tenuta il 27 dicembre 2021, con ricavato di US $ 89.964,00.

Encomiabile iniziativa, davvero! Interessante, da sapersi, sarebbe se con quasi 90 mila dollari il buon Martin di cui sopra se la sia cavata con un’una tantum, oppure se la faccenda avrà o meno un sequitur. Poiché, vedete, nel caso dell’una tantum i grillacci schiamazzanti un po’ di ragione ce l’avrebbero, quando sostengono che Papa Francesco è l’influencer con più followers al mondo ed il meno ricompensato. Infatti: al 31 dicembre 2019 il numero dei cattolici era pari a 1.344.403.000 (con un aumento di 15.410.000 rispetto al 2018).

Papa Francesco. (Foto: Alfredo Borba/Wikimedia Commons, License CC BY-SA 4.0)

Tutti questi, o quasi, pendono dalle labbra del Pontefice Romano (followers duri e puri). Levamme pure quei quattro poveretti di tradizionalisti fondamentalisti che vorrebbero riportare indietro le lancette dell’orologio al Concilio Vaticano I (1870) o addirittura al Concilio di Trento (1545) e mettimme un altro miliardo e rotti di cristiani di varie confessioni che seguono con attenzione quel che fa e dice P.F. Fanno quasi 2 miliardi e mezzo. Vogliamo poi aggiungere anche Mussulmani ed Ebrei, che tengono d’occhio quel che da Roma emana? Altri 1,8 miliardi e rotti. Mettiamo nel calderone anche atei devoti ed agnostici attenti? Quanto fa? 4 miliardi e spiccioli: metà della popolazione del globo. Esagero?

Ed ora ditemi: il Martin Roscheisen non merita il Nobel per la comunicazione? Ed un altro Nobel per la scaltrezza? Chapeau! Domanda: quanti influencers avrebbe dovuto ingaggiare, il nostro, ed a quali costi, per ottenere lo stesso risultato?

Quel che invece ci turba assai è, piuttosto, quanto le auguste labbra han profferito. Papale papale (è proprio il caso di dirlo): «All’intero settore minerario è richiesto d’effettuare un radicale paradigmatico cambiamento dacché le risorse della Terra vengono saccheggiate a causa di miopi approcci», proseguendo coll’affermare che «le attività minerarie si risolvono in un’estrazione di ricchezza da terre che paradossalmente non producono ricchezza per le popolazioni locali che rimangono povere».

A tale asserzione fa da controcanto l’ineffabile Martin col sostenere – convinto, e credo bene! – che «Siamo molto onorati di presentare in omaggio, a Sua Santità Papa Francesco, un sostenibile Diamante Sintetico (Created Diamond) che evita del tutto il tributo umano ed ambientale dell’estrazione mineraria…».

Già m’immagino gli hurrà di gioia, giubilo e gaudio che si seran levati nei ben climatizzati uffici della D.F. in San Francisco e nella linda Fonderia (fonderia?) di Wenatchee.

Cerco poi di prefigurarmi i contrastanti sentimenti che le Sue parole, Santità, avran generato in tutti coloro che, in un modo o nell’altro, contribuiscono col loro lavoro al succitato “saccheggio” nei non lindi e non ben climatizzati gallerie di miniera, impianti in superficie, ecc.

Perché, vede, Santità, mentre i primi ammontano in tutto a 120 dipendenti (forse ora di più, risalendo i dati al 2018), gli altri, i dannati della Terra, i dipendenti delle compagnie minerarie impegnate nell’estrazione del Diamante (Naturale), sono 77.000.

Se a questi si aggiungono i posti di lavoro generati nei 4 continenti dalle attività legate all’industria del Diamante (“Naturale”), il numero di esseri umani coinvolti nella galassia sale allora a decine di milioni. Tutti questi, da par loro, presumibilmente tengono famiglia, e siccome per lo più non vivono nella ricca California a crescita demografica contenuta, ma in Paesi ad altro assai diverso tenore di vita e tasso di natalità, è da ipotizzare che notevoli milioni siano pure le bocche da sfamare.

Parecchi di costoro avranno figli da allevare e da mandare a scuola, mutui o affitti da pagare, suppongo. Se l’auspicio di Mr. Martin Roscheisen s’avverasse, col mettere fine al pesante tributo umano ed ambientale – esaudendo così nel contempo il Suo anelito a por termine al “saccheggio” delle risorse della Terra – v’è o non v’è da chiedersi da dove costoro trarrebbero il proprio sostentamento, visto e considerato che nel loro Mondo (il Terzo, il Quarto) non esistono poi tante alternative in tema di riqualificazione e ricollocazione professionale? Li affidiamo tutti alla Divina Provvidenza? Oppure?

Figura 2 – Gli esseri umani legati all’industria del diamante naturale sono decine di milioni. Se ciò che auspica l’industria del diamante sintetico si avverasse, da dove trarrebbero il proprio sostentamento? (Foto: Sierra Leone National Tourism Board/Wikimedia Commons, License CC BY-SA 4.0)

Con tutto il rispetto, Santità, una domanda: posto che Ella non possa materialmente aver avuto il tempo da dedicare a simili ricerche – prima di pronunciarsi nel corso dell’udienza con il citato Mr. Roscheisen – presumo che abbia incaricato, alla bisogna, qualcuno dei Suoi consiglieri. Forse che questi, nel più che legittimo desiderio di sovvenire ai Suoi aneliti francescani – ad imitazione del Santo di cui Ella porta il nome e di cui Ella cerca di seguire le orme, memore dell’afflato universalistico del di Lui “Cantico delle Creature” – hanno omesso di ben documentarsi?

Perché, vede, a conti fatti sono 12 i miliardi di dollari che, direttamente o indirettamente, ricadono ogni anno a beneficio delle comunità nelle località ove ferve l’attività estrattiva del Diamante (controllata dalle compagnie minerarie). E 25 sono i miliardi di dollari che annualmente orbitano nella nebulosa del tagliato. Non mi paiono proprio briciole cadute dalla mensa del Ricco Epulone.

Le loro eminenze, i monsignori, gli alti prelati che La sostengono quotidianamente nell’arduo compito di reggere le sorti della Chiesa, si sono premurati di ragguagliarsi a dovere? Oppure non gli è frullato proprio per il capo, dacché non son tenuti a confrontarsi coi problemi di chi se la deve quotidianamente sfangare, non “tenendo essi famiglia”?

E che dire, poi, di quei Paesi, come il Botswana, il cui PIL poggia sull’attività diamantifera o al cui PIL tale attività concorre in maniera sostanziale? Ci pensa la Diamond Foundry?

Non solum sed etiam: temo che le Sue affermazioni siano estendibili (eccome!) anche (e soprattutto) al mondo delle Gemme di Colore visto che – rispetto al Diamante – si ribaltano le percentuali: circa l’80% della produzione mondiale estratto in maniera non controllata, ma selvaggia, contro circa l’80% controllata, per il Diamante. Là sì che vi sono grossi problemi. Magari molto più attinenti alle Sue dichiarazioni. Ma, anche qui, si pone l’amletico dilemma, riguardo alle alternative di sopravvivenza di chi vive quelle drammatiche condizioni lavorative: “così o pomì”?

Ecco, se mi permette un consiglio, Santità – riguardo a ciò – perché non si fa spiegare per benino come stanno le cose da chi da un bel po’ ci sguazza dentro fino al collo? V’è un gemmologo francese, che di nome fa Vincent Pardieu, il quale da 20 anni non si perde un buco, sulla faccia della Terra, ove non si scavi estraendo una qualche Gemma di Colore. Lui sì che Le può fornire, con cognizione di causa e spassionatamente, ogni e qualsiasi chiarimento in merito!

Figura 3 – Il Botswana negli ultimi anni si è trasformato e modernizzato grazie all’incremento del PIL dovuto all’attività diamantifera. (Foto: CivArmy/Wikimedia Commons, License CC BY-SA 4.0)

Ed ora passiamo alla lettera N, ove giace la seconda chicca della serie:

NOD: acronimo di Not Ordinary Diamond (Diamante Non Ordinario). «Speciali pietre frutto di due anni di test e ricerche, indistinguibili rispetto ai diamanti […] negli ultimi due anni attraverso l’ausilio di un esperto in gemmologia e in pietre preziose abbiamo effettuato 27 diversi esperimenti per realizzare le nostre pietre». Questo il testo della campagna pubblicitaria del venditore.

Nel Regno dei Grilli questo sarebbe un caso da Corte Marziale, con fucilazione (alla schiena) immediata per alto tradimento della fiducia del consumatore, previa fustigazione (27 colpi, tanti quanti son stati i diversi esperimenti) con “gatto a nove code” del gemmologo, per fellonia.

Essendo, il nostro, un Paese civile (Grillolandia), abbiamo abolito da tempo l’arrotamento seguito da squartamento ad opera d’una quadriglia di equi-grilli. Una vera barbarie, invero, quest’ultima! Per sapere il perché ed il percome, leggere l’articolo intitolato “In Italia è possibile vendere e comprare pietre senza che si sappia cosa siano veramente. Un caso di studio” a pagina 50 di questo numero della Rivista.

Nel frattempo, grave crisi psico-motoria del vostro G.S. con ricovero al “Gryllidae” Hospital di Grilly City. In attesa di dismissioni e nella speranza di non beccarsi l’Omicrongrillovirus,

Il Vostro sempre reverente Grillo Sparlante

Gemmologia controcorrente dal “Grillo Sparlante” Luigi Costantini, pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 14, Primavera 2022

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