domenica, Aprile 28, 2024
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L’irraggiamento ed il riscaldamento a bassa temperatura di rubini e zaffiri saranno oggetto di una scheda (sheet) LMHC

Il LMHC (Laboratory Manual Harmonisation Committee) è un comitato che raggruppa alcuni laboratori gemmologici, CGL (Giappone), CISGEM (Italia), DSEF (Germania), GIA (USA), GIT (Thailandia), Gübelin e SSEF (Svizzera). Da circa due decenni ha lo scopo di uniformare la terminologia dei report gemmologici e ha regolato – solo per menzionare alcune delle materie oggetto dei suoi documenti – per i corindoni la diffusione nel reticolo di elementi estranei, il riempimento con vetro ed i residui post riscaldamento, nonché il riempimento delle fessure negli smeraldi. Il 14 marzo 2023, in occasione del trentesimo meeting dalla sua fondazione, a Basilea, il LMHC ha proceduto alla revisione di alcune schede (sheet) precedenti ed ha discusso due nuove questioni d’interesse gemmologico.

La prima riguarda alcuni casi di irraggiamento di zaffiri con strumentazione di radioterapia utilizzata in campo medico per il trattamento del cancro, una tecnica usata da un po’ di tempo e che di tanto in tanto ricompare sul mercato. Molti operatori sanno che una semplice esposizione prolungata ad una sorgente luminosa in alcuni casi fa sbiadire le pietre (per lo più zaffiri gialli) e restituisce il loro colore originale, che è molto più sbiadito. Lo scopo è quello pervenire ad una comune termologia per descrivere tali trattamenti.

Zaffiro rosa cabochon
Zaffiro rosa cabochon. (Foto: cloud7days, License Freepik Premium)

La seconda questione concerne il riscaldamento a basse temperature (sotto i 1000 °C) di rubini e zaffiri rosa. IGR ha raggiunto Michael S. Krzemnicki, direttore di SSEF, il quale ci ha informato che il suo istituto ha rilasciato recentemente una newsletter, a cui farà seguito un lavoro scientifico dettagliato che sarà pubblicato sul Journal of Gemmology. In quell’occasione verranno fornite maggiori informazioni a riguardo delle attuali ricerche sulla difficile questione dell’individuazione del riscaldamento a bassa temperatura di zaffiri rosa e di altri colori.

La nota del laboratorio SSEF ha per ora mostrato che la spettrofotometria FTIR non raggiunge sempre risultati conclusivi e propone un metodo basato sulla modificazione dello spettro Raman, ottenuto con MicroRaman confocale, di uno zircone che si trova come inclusione nel corindone analizzato.

Resta comunque da verificare se tale metodologia possa essere risolutiva poiché presuppone che vi siano sempre inclusioni di zircone nei corindoni per i quali si ricerca il livello di riscaldamento.

Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 16, Estate 2023

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