sabato, Aprile 27, 2024
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Fare chiarezza etica. L’AGTA invita a pesare bene le parole per evitare il greenwashing delle pietre preziose

Qual è lo stato attuale del greenwashing (affermazione ingannevole di sostenibilità) nel mondo delle pietre preziose? Come possiamo valutare le decantate caratteristiche etiche, come il definire i diamanti sintetici “carbon free”? Non si deve escludere infatti che dichiararsi sostenibili non sia solo un merito etico, ma anche un vantaggio competitivo. Questo ha portato i legislatori, sia in Europa che negli Stati Uniti, a prestare molta attenzione ogni volta che vengono fatte affermazioni etiche infondate o non documentate.

Nel 2016 l’Unione Europea ha emesso linee guida sulle Affermazioni Ambientali, mentre negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (FTC) sta aggiornando le sue Green Guidelines del 2012. L’obiettivo è fornire chiare indicazioni sulle affermazioni di marketing ambientale e prevenire la pubblicità ingannevole.

La American Gem Trade Association (AGTA) fa attivamente parte del dibattito sollecitato dalla FTC e in un comunicato stampa del 2 maggio 2023 ha reso pubbliche alcune osservazioni interessanti. Innanzitutto la definizione del termine “sostenibile” si conforma a quella stabilita dalla Commissione Brundtland delle Nazioni Unite nel 1987: «Soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie esigenze». Per quanto il terreno dei significati linguistici possa essere complicato, va riconosciuto che questa definizione è meno scivolosa ed è ampiamente accettata da numerosi studi accademici.

Diamanti
(Foto: Handmadepictures, License Freepik Premium)

Per esempio, secondo questa definizione, l’estrazione mineraria tradizionale non va senza appello ed indiscriminatamente condannata a meno che le aree non vengano sfruttate in modo aggressivo rendendole irrecuperabili. In questa ottica i termini “never-mined” (mai estratto) o “mining-free” (senza estrazione) non sono raccomandati e “mined” (gemma estratta dal sottosuolo) — rileviamo di conseguenza — non è pertanto un termine dispregiativo. Inoltre le raccomandazioni dell’AGTA invitano a definire con precisione, a beneficio dei consumatori e dell’integrità della filiera produttiva, anche altri termini come “etico”, “responsabile” e “senza conflitti. L’uso del termine “riciclato” non va applicato in modo generico a tutti i materiali gemmologici e ciò vale anche per metalli preziosi come l’oro, il platino, il palladio e l’argento. La definizione “recuperato da rifiuti elettronici o elettrici” dovrebbe essere utilizzata specificamente per i soli metalli recuperati.

Il termine “carbon neutral” (neutro in carbonio) dovrebbe essere utilizzato solo quando è documentato e giustificato e deve essere preferito a “carbon-free” (senza carbonio), poiché il primo riflette in modo più accurato le compensazioni d’emissione di carbonio utilizzate da alcune aziende. In sostanza, le raccomandazioni dell’AGTA mettono sullo stesso piano gli effetti ingannevoli della “bad disclosure” (definizione impropria) tanto per le proprietà chimico-fisiche delle gemme che per le loro caratteristiche etiche.

Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 17, Autunno 2023

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