L’introduzione dell’intelligenza artificiale sta rimodellando molte aree della nostra vita e, soprattutto, ridefinendo il contesto della ricerca scientifica. Ora è il turno della gemmologia. Grazie alla collaborazione tra il Gübelin Gem Lab e il CSEM è nata una nuova piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale per determinare i trattamenti termici effettuati sulle gemme e la loro origine.
In passato i gemmologi si sono affidati alla loro esperienza e alle loro conoscenze per identificare e classificare le gemme in base a criteri tra loro differenti e separati che generano dati distinti e non correlati. Si tratta della cosiddetta valutazione expert based (basata sugli esperti), che fornisce previsioni sicure ma su un sottoinsieme di pietre molto ristretto. Oggi l’intelligenza artificiale può accelerare e automatizzare questo processo e il progetto Gemtelligence del Gübelin Gem Lab vuole dimostrarlo. Questa iniziativa impiega reti neurali convoluzionali, basate sull’attenzione per elaborare una serie di dati derivati da vari strumenti. L’algoritmo che organizza questo processo ha dimostrato di avere un’accuratezza predittiva, cogliendo le correlazioni tra le diverse modalità di dati. Questo risultato è degno di nota, soprattutto se si considera che l’uso di metodi analitici relativamente poco costosi riduce la dipendenza dall’uso estensivo e altamente costoso della spettrometria di massa al plasma ad accoppiamento induttivo con ablazione laser (ICP-MS).
La presentazione di Gemtelligence alla comunità scientifica, riportata nell’articolo intitolato “Gemtelligence: Accelerating Gemstone Classification with Deep Learning”, può segnare un significativo passo avanti.
Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 17, Autunno 2023