mercoledì, Aprile 24, 2024
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L’ultima sfida. Come trasformare uno smeraldo etiope di 11,22 carati con trattamento di miglioramento della purezza trascurabile, in una pietra di 10,17 carati no-oil/resin free!

A volte rinunciare al peso perché una gemma risulti migliore e più pregiata è un sacrificio necessario, non solo per ottenere un taglio ottimale e più proporzionato. In questo caso il ritaglio è servito per eliminare l’unica frattura che impediva ad uno smeraldo di accedere allo stato tanto agognato di “no-oil” – Un articolo di Jeffery Bergman.

Il mercato vuole smeraldi no-oil

L’aumento vertiginoso della domanda di smeraldi di qualità estremamente elevata e senza alcun miglioramento della purezza sta spingendo il commercio, e gli operatori come me, a cercare pietre con determinate caratteristiche. In particolare si ricercano quelle pietre che, mediante ripulitura e svuotamento, nonché mediante un eventuale ritaglio, possano avere le carte in regola perché un laboratorio gemmologico rilasci quel benedetto e tanto sfuggente report in cui si trovi scritto: “alcuna indicazione di miglioramento della purezza”.

Fig. 1 – Frattura riflettente nello smeraldo da 11,22 carati, evidenziatasi dopo il ripulimento. (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)

Con un peso all’origine 11,22 cts, questo Shakiso, uno smeraldo etiope con lievi miglioramenti di purezza, si è rivelato un ottimo candidato all’operazione in quanto il suo problema principale era una frattura riflettente sull’angolo della pietra, evidenziatasi solo dopo un accurato ripulimento e svuotamento.

Fig. 2 – Immagine ravvicinata della frattura riflettente rivelatasi dopo la pulizia e prima del ritaglio. (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)

La fortuna ha voluto che Consuelo Infante Galindo “Connie” e suo marito, il gemmologo Darwin D Fortaleché (ex CDTEC Bogotà, ora GUILD Gemlab Bangkok), specialisti colombiani del ripulimento e del trattamento degli smeraldi, sono stati in grado di portare a termine il difficile compito di una pulizia approfondita. Questa operazione spesso richiede settimane di immersione in vari solventi.

Bangkok ha la fortuna di ospitare anche uno dei migliori tagliatori di smeraldi del mondo, Ma “Mafe” Fernanda Argotty, un’artigiana del taglio di seconda generazione anche lei di Bogotà, Colombia.

Fig. 3 – Ma “Mafe” Fernanda Argotty, tagliatrice di smeraldi colombiana, mentre pianifica il suo lavoro. (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)

Non mi sorprende di aver scelto Mafe per intraprendere questo progetto impegnativo e importante. Ce l’ha fatta a restare oltre i 10 carati!

Mafe, dopo essersi presa diversi giorni per ragionare attentamente sullo smeraldo, ha studiato la pietra definendo una linea da seguire ponendosi come obiettivo un peso non inferiore ai 10 carati, un confine critico per determinarne il prezzo.

Fig. 4 – Mafe analizza di frequente il suo lavoro con il lentino. (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)

Si è considerato inevitabile la rimozione un angolo della pietra, ciò per eliminare completamente la fessura riflettente di cui s’è accennato. Dunque lo smeraldo ha richiesto complessivamente un nuovo taglio perché fosse mantenuta una forma finale piacevole e ben equilibrata. Utilizzando attrezzature lapidarie specializzate nel taglio dello smeraldo, importate da Israele, e grazie alla sua bravura ed esperienza, Mafe è stata in grado di arrivare al traguardo con una pietra del peso di 10,17 carati. Si è perso circa un carato (per l’esattezza 1,05 carati, cioè poco meno del 10%). Abbiamo festeggiato con del tè verde giapponese appena fatto!

Fig. 5 – Finito a 10,17 carati! (Foto: Ma “Mafe” Fernanda Argotty, maestra del taglio dello smeraldo)

Ma poi c’è bisogno che l’impresa sia riconosciuta da laboratori importanti

Non è finita qui. A questo punto eccoci di fronte ad una nuova bella sfida: ottenere un report da parte di laboratorio con credenziali di tutto rispetto, nel quale non vi fosse rilevato alcun miglioramento della purezza. Non c’è da stupirsi: il primo documento è tornato con la rilevazione, in una frattura superficiale, di un residuo insignificante rilasciato durante il processo di taglio. Non potevamo accettare questo insuccesso, così siamo tornati da Connie e Darwin per rifare una nuova volta svuotamento e ripulimento.

Fig. 6 – Residuo insignificante rilasciato durante il processo di taglio in una frattura superficiale. (Foto: Darwin D Fortaleché)

Dopo un’altra settimana di paziente attesa, Darwin ha annunciato che lo smeraldo era “laboratory clean”, cioè ripulito da agenti infiltranti, e ha emesso un rapporto GUILD Gemlab dichiarandolo tale. Ma per gli acquirenti di smeraldi eccezionali senza olio, un solo report di laboratorio non è mai sufficiente e così, solo quando abbiamo ricevuto dichiarazioni precise che puntualizzavano che non c’era alcun miglioramento della purezza, abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo. Tali report sono stati emessi da Bellerophon Gemlab firmato da Martial Curti, dall’esperto di smeraldi Dr. Dietmar Schwarz, così come dall’ICA Gem Lab a firma di Kenneth Scarratt.

Articolo di Jeffery Bergman

Fig. 7 – Gli specialisti colombiani del ripulimento e del trattamento degli smeraldi: Consuelo “Connie” Infante Galindo e suo marito, il gemmologo Darwin D Fortaleché, da Bogotà, Colombia. (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)
Fig. 8 – L’eccezionale smeraldo etiope Shakiso, dal peso di 10,17 carati al termine dell’operazione, senza alcun miglioramento della purezza! (Foto: Jeffery Bergman ©EighthDimensionGems.com of Bangkok)

 

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