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Non c’è due senza tre. Gli zaffiri dello Sri Lanka nel mirino di Gemfields

Il ragionamento è semplice. Quali sono le big three delle pietre di colore? Smeraldi e rubini, i primi due assi nella manica li possiedi già, controllando le ricche risorse dello Zambia e del Mozambico. Per calare il tris servono gli zaffiri. Dove si rinvengono i depositi più appetitosi, prospettici e logisticamente meglio sfruttabili? Nello Sri Lanka. In effetti le grandi sfide si vincono con strategie elementari. Se si ha a che fare con un colosso che fattura 193 milioni di US$ nel 2016 anche un mediocre giocatore di Risiko si sarebbe aspettato una mossa verso l’isola poco a sud del subcontinente indiano, ricca di gemme e abbastanza modernizzata da offrire infrastrutture sufficienti.

Gemfields è un player che molti ormai considerano per le gemme di colore quello che De Beers è stato (ed in parte continua ad essere) per i diamanti. Il gruppo continua con coerenza a porre in essere iniziative di grande impatto. A partire dal debutto del 2009 con gli accordi con le autorità nazionali dello Zambia, e poi con quelle del Mozambico, Gemfields ha individuato nella partnership con il settore pubblico dei paesi africani dotati di materie prime la chiave che apre porte sicure ad investimenti minerari che per essere efficaci devono essere impegnativi. Ma se i due paesi africani presentavano condizioni di partenza di arretratezza infrastrutturale e di ritardo tecnologico, lo Sri Lanka è probabilmente il più antico forniture di gemme e dispone un’economia più strutturata, con un ramo efficiente nel comparto della lavorazione delle gemme ed un PIL in crescita.

Lo sbarco di Gemfields nell’isola di Ceylon si sta compiendo, ma più lentamente e con un più sottile lavoro di intermediazione e di diplomazia a partire da una joint venture di due anni fa con East West Gem Investment Limited (16 licenze per prospezioni di vari minerali). A ciò si è aggiunto un ramo commerciale che intende portare nel circuito distributivo di Gemfields le risorse strategiche come gli zaffiri. Le cose sembravano aver preso una piega diversa quando nel dicembre dello scorso anno il Presidente del paese, Maithripala Sirisena ha però dichiarato di “aver intrapreso ogni possibile azione per arrestare le operazioni minerarie da parte di aziende straniere”. Questa presa di posizione riecheggiava l’opposizione del comparto minerario e produttivo dell’industria locale, incentrata sui vari ostacoli legali con cui il paese sbarra di fatto l’esportazione di gemme grezze.

Un passo avanti ad agosto 2016: si comincia col trade, Gemfields annuncia accordi per canalizzare gemme dello Sri Lanka nei canali delle proprie aste di grezzo. Nello stesso tempo fornirà aiuti in tecnologia estrattiva alle operazioni locali. Al momento dalle informazioni disponibili non è possibile desumere quale sarà l’impatto sull’industria degli zaffiri di Colombo e Ratnapura. Sarà un accordo vantaggioso per entrambi i contraenti? Aumenterà la disponibilità di gemme dello Sri Lanka? Vedremo i prezzi degli zaffiri impennare?

Gem News a cura della redazione di Trasparenze News, pubblicato su Rivista Italiana di Gemmologia n. 0, Gennaio 2017.

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