sabato, Aprile 27, 2024
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Una chiacchierata con Erica Courtney, una delle più influenti creatrici di gioielli degli Stati Uniti

Erica è una delle figure più influenti nel settore della gioielleria ormai da decenni. Se si vuol trovare un esempio di riferimento di emancipazione femminile è lei la figura forse più iconica nel nostro settore. Non vedevamo l’ora di capire cosa renda speciale il suo brand, da dove provenga la sua immaginazione e quel mondo che precede il processo di creazione dei suoi adorabili gioielli. Senza ulteriori indugi, ecco Erica Courtney!

Erica Courtney con alcune delle sue più belle e recenti creazioni di gioielleria.

Simon Dussart: Ciao Erica, grazie mille per aver accettato di essere con noi oggi. Inizieremo con la nostra solita domanda, parlaci di te: chi sei, Erica Courtney?

Erica Courtney: Ciao Simon! Rispondere a questa domanda è difficile. Ma ecco fatto. Io penso che la mia vita sia in costante evoluzione, alla ricerca di nuove ispirazioni e di avventure. Mi sento sempre molto a mio agio, ma quando partecipo ad una spedizione di lavoro sulle gemme non m’importa dei comfort. Mi calo così tanto nell’avventura che la mia curiosità prevale su tutto. Sono anche un’adoratrice della bellezza: amo la bellezza di tutti i tipi, come la bella arte, i bei sorrisi, la bella architettura, il cibo, la musica e, naturalmente, le belle gemme.

SD: È sempre un piacere guardare quello che pubblichi. Le tua creazioni sono, il più delle volte, mozzafiato. Mi piacerebbe sapere cosa ti ha spinto nel nostro amato mondo delle gemme e dei gioielli. Da dove viene la tua passione?

Erica Courtney: La mia passione per i gioielli proviene da due posti: quando ero una bambina, la nostra vicina ci veniva a trovare con tutti i suoi gioielli di cristallo austriaco. E alla fine me li ha regalati. Non potevo assolutamente credere che qualcuno avrebbe rinunciato a un tale tesoro! E non potevo credere poi che l’avrebbe dato a una bambina! L’ho adorato. L’altra ragione viene dal guardare mia mamma vestirsi per uscire. Mia madre era splendida, vederla scegliere i suoi gioielli mi sembrava una cosa così importante, qualcosa che aggiungeva una certa perfezione a questa bellissima creatura. Era una visione.

L’anello “Easter Egg” con tormalina Paraiba di Erica Courtney, visto di lato, evidenzia pienamente la passione di Erica per l’architettura.

SD: Sono sempre sbalordito quando vedo persone, proprio come te, che sono in grado di inventare nuovi design, pezzo dopo pezzo, e mi piacerebbe conoscere la fonte della tua ispirazione. Alcuni dei protagonisti delle nostre precedenti interviste hanno fatto riferimento alla natura, altri all’architettura, ecc. Cosa guida la tua creatività?

Erica Courtney: L’ispirazione è una cosa misteriosa. Penso che sia una magia. È una miscela magica di ogni cosa bella che ho visto, ascoltato e sentito emotivamente e fisicamente nella mia vita. Penso di disegnare partendo da una parte molto emotiva di me, una parte che è coraggiosa e spaventata allo stesso tempo. Il mio processo è semplice: porto le mie gemme sul divano e guardo la TV con il mio blocco da disegno e la matita. Sento che le mie gemme mi parlano, a volte ad alta voce e a volte sussurrano, ma io ascolto.

L’anello Easter Egg di Erica Courtney con tormalina Paraiba.

SD: Da fanatici delle gemme, come siamo noi di questo gruppo, vorremmo sentire la tua opinione sulla “questione più dibattuta dell’anno”. Qual è la tua opinione sull’approvvigionamento etico e sulla tracciabilità?

Erica Courtney: Penso che sia un problema veramente tanto complicato. Non ci sono risposte semplici. Per ogni azione, ci sono possibili reazioni su cui si dovrebbe discutere. Ho sentito alcune idee molto semplici che suonano ottime fintanto che non si va sul posto e si comprende davvero come stanno le cose. Insomma non è poi una cosa così semplice.

Il ciondolo “Jenifer” di Erica Courtney, con uno straordinario spinello Mahenge tanzaniano, rievoca la più alta onorificenza francese: la Legion D’Honneur.

SD: Alla domanda precedente ne aggiungiamo un’altra. Vorremmo sapere qual è la tua posizione sulle gemme trattate, le usi o in genere le eviti e perché?

Erica Courtney: Adoro l’idea di trasformare gemme più economiche in qualcosa di bello, a patto però che il trattamento venga rivelato correttamente. Penso che così si possa essere di grande supporto sotto l’aspetto della sostenibilità aiutando inoltre i minatori a vendere di più e a vivere meglio. Penso che tutti dovrebbero essere in grado di acquistare gioielli ed i trattamenti ne abbassano i prezzi. Non ho alcun problema con le gemme riscaldate.

Il ciondolo “Medusa” Erica Courtney’s Medusa con tormalina Paraiba (NDR: Tradizionalmente le tormaline Paraiba sono trattate termicamente).

SD: Questa domanda qui è un po’ di prassi, ma qual è la tua gemma preferita e quanto spesso hai l’opportunità di lavorarci?

Erica Courtney: La mia gemma preferita è lo spinello, soprattutto lo spinello Mahenge. È molto raro ed il colore non ha uguali! È un mix di fucsia con un tocco di arancione. Adoro entrambi i colori e la miscela è per me la perfezione. Quando ne trovo uno bellissimo, lo compro. La Paraiba è al secondo posto tra le pietre preferite. Il colore è incredibile!

L’anello “Diana” di Erica Courtne con uno magnifico spinello Mahenge.

SD: Vedo che hai vinto il premio AGTA Spectrum dal 2016 al 2018. Puoi dirci di più sulla storia che c’è dietro i pezzi che hanno vinto i premi? Perché o per chi sono stati realizzati? Sono stati realizzati appositamente per quella competizione?

Erica Courtney: In genere succede che, vedendo una gemma speciale, io so che con questa posso progettare qualcosa di meraviglioso per lo Spectrum. Amo provare quella sensazione quando vedo qualcosa di fantastico! Che si vinca o si perda, mi piace la competizione.

SD: Di recente hai presentato, nella tua intervista su Gemology Worldwide, i tuoi pezzi come opere da collezione. Puoi dirci di più su questo concetto? I tuoi pezzi sono numerati?

Erica Courtney: No, non sono numerati ma il 99% della mia produzione è costituita da pezzi unici. Penso che i miei disegni siano senza tempo. Ho alcuni clienti da più di 20 anni che indossano ancora i pezzi che hanno acquistato 20 anni fa. È super gratificante per me sapere che possono avere quello che vogliono e ancora continuano a scegliere di acquistare i miei gioielli.

SD: So che è una domanda difficile, ma come definiresti il profilo del tuo cliente perfetto?

Erica Courtney: Non ho un profilo cliente perfetto, i miei clienti hanno dai 15 ai 90 anni. Alcuni sono molto chic e altri no. Alcuni hanno un sacco di soldi e alcuni fanno più pagamenti. Sono felice di averli tutti e non ci vuole molto perché si trasformino in amici. Amicizie che per me sono importanti perché, lavorando tanto, molto del mio tempo se ne va con loro.

Quando non sta progettando, Erica è in viaggio. In questa foto si trova in Sri Lanka.

SD: Ci stiamo avvicinando alla fine di questa intervista e, come è consuetudine qui, vorremmo che tu dessi tre consigli – forse quelli che magari vorresti aver ricevuto tu in passato – alle giovani generazioni di designer, commercianti di gemme o clienti che entrano nel nostro splendido mondo di pietre e gioielli.

Erica Courtney: Sono stata fortunata a non aver ascoltato i miei detrattori quando ho iniziato. Molte persone mi hanno detto che non avrei mai potuto vendere il tipo di gioielli che stavo realizzando, ma la verità è che li stavo già vendendo. Non mi sentivo insultata, pensavo solo che non capissero. D’altra parte, ho avuto molte persone che con le loro parole mi spingevano a fare ciò che amo. Ero così concentrata e poi totalmente dentro il mio mondo che non mi importava quello che la gente diceva, e ancora non mi interessa. Faccio solo quello che amo io e che amano anche i miei clienti.

Quindi, ecco i consigli che ho da dare:

  • Se ami ciò che vendi, avrai sempre successo!
  • Scopri tutto quello che puoi, cogli ogni opportunità e non sentirti troppo bravo per iniziare dal basso. Ho iniziato con meno di niente ed ero felice di imparare tutto quello che potevo. E sto ancora imparando.
  • Non si pensi di essere falliti se ci vuole più tempo di quanto si fosse pensato. Continua, è probabile che tu abbia aspettative irrealistiche su te stesso. Non c’è la bacchetta magica ma solo duro lavoro. Prometto che avrai successo se lavori sodo.
Visita di Erica Courtney ad una miniera di zarite in Turchia

SD: Nel caso in cui in cui i lettori desiderino contattarti per informazioni o altro, dove possono incontrarti o parlarti?

Erica Courtney: Facebook Messenger è un buon metodo per chattare con me.

SD: Grazie mille, Erica, per il averci dedicato oggi un po’ del tuo tempo. È stato un piacere fare la tua conoscenza e speriamo di avere molte più opportunità di leggere di te nelle nostre pagine in futuro. Nel 2020 per il tuo prossimo AGTA Award, forse?

Se si desideri saperne di più sul mondo delle gemme e dei gioielli di Erica, si può visitare il suo sito oppure seguirla su Instagram.

Simon Dussart è il fondatore di www.asialounges.com e l’autore del blog “A Gem Dealer’s Journal”. Puoi trovare l’intervista in lingua originale a questo indirizzo.

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