lunedì, Aprile 29, 2024
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I rubini etici dalla Groenlandia che cambiano marketing e strategie delle pietre preziose. Hayley Henning ce li spiega

Hayley Henning è attualmente Vice Presidente di Greenland Ruby A/S, la prima impresa mineraria ad estrarre gemme nello sterminato paese artico, tra montagne di ghiaccio e fiordi maestosi.

Ha diretto dal 2007 al 2015 Tanzanite One e la Tanzanite Foundation, iniziative iconiche che hanno cambiato il modo di fare marketing e promozione, combinando estrazione mineraria avanzata, responsabilità sociale e comunicazione. Questa nuova avventura, che mette alla prova la sua esperienza, le consente di condividere con i nostri lettori una visione estremante interessante sul futuro del mercato delle gemme.

Il famoso “Hayley-Cottero” della Greenland Ruby A/S – Foto: Greenland Ruby A/S

Simon Dussart: Chi è Hayley Henning?

Hayley Henning: Una persona innamorata delle pietre di colore particolarmente incuriosita dall’idea che le pietre preziose colleghino persone e luoghi, cosa che ho imparato molti anni fa da una delle nostre icone del settore, Richard Hughes. Sono nata in Sudafrica, dove ho iniziato la mia carriera nelle gemme quasi 30 anni fa. Ora vivo a New York, viaggio spesso in Europa e in Asia, col compito di organizzare vendite e distribuzione di rubini e zaffiri rosa estratti in Groenlandia.

SD: Hai avuto una carriera prolifica e di successo. Cosa ti ha spinto ad entrare nel nostro bel settore commerciale? Passione? Famiglia? Curiosità? Qualcosa del tutto differente?

Hayley Henning: In realtà è stato qualcosa del tutto differente! Onestamente, in quegli anni lontani conoscevo ben poco del settore. Una cara amica d’infanzia sposò un uomo che faceva viaggi frequenti in alcune zone dell’Africa, acquistando rare pietre preziose. Stavano aprendo un’attività e avevano bisogno di un addetto alle vendite: qualcuno di cui potessero fidarsi per il pregio ed il valore del loro magazzino. E qualcuno che avrebbe saputo raccontare la storia di una gemma recentemente scoperta chiamata Tanzanite.

SD: Cosa spinge così tanti sudafricani nell’industria mineraria, che si tratti di gemme o altro?

Hayley Henning: A volte me lo chiedo anch’io! Interessarsene viene naturale per il forte legame con la natura, la curiosità verso la nostra terra? O semplicemente per il fatto che il Sudafrica è così ricco di risorse minerali? Dopotutto Johannesburg è conosciuta come la Città dell’Oro proprio a causa della scoperta di questo metallo prezioso all’inizio del 1800. Non va dimenticata la storia dell’estrazione dei diamanti, incredibilmente densa. Come giovani sudafricani eravamo tutti consapevoli e orgogliosi del nostro ricco patrimonio di risorse naturali.

SD: Vedo che hai iniziato la tua carriera in CSR quando eri alla Tanzanite Foundation, puoi dirci di più? Cosa ti ha spinto ad affrontare questa sfida e perché è importante per il commercio e il nostro ecosistema?

Hayley Henning: La Tanzanite Foundation è stata istituita come un’organizzazione no profit che non solo ha provveduto a fornire formazione ed informazioni sulla Tanzanite, ma ha anche riconosciuto l’importanza dell’idea di restituire qualcosa alle comunità che circondano l’area mineraria della Tanzanite. La Fondazione era fermamente convinta che se un’azienda porta fuori una risorsa, deve restituire qualcosa; qualcosa allo stesso tempo significativo e sostenibile a lungo termine, come lo sviluppo dell’istruzione e l’approvvigionamento idrico. Personalmente ho trovato tutto molto accattivante e mi sono sentita fortemente interessata ad apportare questo tipo di cambiamenti nelle vite di coloro che abitano lì, dove le gemme hanno origine. Per quanto io stessa ami le gemme e i gioielli, questi oggetti sono un di più. Il loro vero valore si sprigiona quando diventano cose in grado di cambiare la vita.

SD: Una cosa che traspare anche dalla comunicazione fatta da della Greenland Ruby A/S. Una parte importante è fondata sull’etica, puoi dirci di più? Puoi inoltre raccontarci di più sui rubini della Groenlandia in generale?

Hayley Henning: Sì. Il deposito di rubini e zaffiri rosa in Groenlandia è una scoperta relativamente nuova, identificata dal Danish Geological Survey (GEUS) negli anni ’60. Nonostante sia una delle più recenti operazioni di estrazione al mondo, si ritiene che le gemme abbiano iniziato a formarsi oltre 3 miliardi di anni fa. Sono le più antiche della terra! Poiché questa è la prima operazione di questo tipo in Groenlandia e la posizione della miniera è così remota, l’avviamento ha richiesto oltre 10 anni e milioni di dollari. La licenza mineraria è stata infine assegnata a un gruppo norvegese, LNS, prestando particolare attenzione ai requisiti ambientali, sanitari e di sicurezza e alle risorse umane, tutti gestiti secondo i più alti standard del Nord Europa. Non solo la società sta procedendo in proprio con l’estrazione, ma stiamo mantenendo al nostro interno – con imprese legate a contratto – la lavorazione e il trattamento, il taglio, la lucidatura e la selezione. Ogni pietra può essere tracciata attraverso un certificato di origine e seguita dalla miniera fino alle mani dei clienti.

Dal grezzo al gioiello, una specialità della Greenland Ruby A/S – Foto: Greenland Ruby A/S e Hartmann’s Jewels

SD: Come ti collochi come azienda in un mercato – ammetto di vederlo con occhi “asiatici” – che tende sempre più a chiedere pietre naturali più pulite? Qual è il tuo pubblico di destinazione e come pensi di raggiungerlo?

Hayley Henning: Questa è un’ottima domanda! In realtà, stiamo introducendo i rubini e gli zaffiri rosa della Groenlandia come qualcosa di completamente nuovo e unico; gemme mai viste prima, né paragonabili a nessun’altra! Sì, i rubini sono tra le pietre più rare e conosciute tra le gemme, siamo grati di quello che il nome evoca. Ma QUESTI rubini sono completamente diversi da quelli di altre origini. Non solo sono stati sepolti sotto ghiaccio e neve per quasi 3 miliardi di anni, ma le loro inclusioni sono uniche e raccontano questa storia incredibile!

Canali rosa (precedentemente ritenuti aghi di boehmite) formano un motivo a Stella di David in uno zaffiro rosa groenlandese risanato con fluidi – Foto: E. Billie Hughes/Lotus Gemology

A un livello più teorico, il deposito è di rocce dure, quindi l’estrazione è complessa e il trattamento è essenziale.

Il nostro target è un pubblico che è incuriosito da tesori unici che evocano immagini di luoghi lontani e inaspettati, sottoposti alle migliori pratiche minerarie di responsabilità. Puntiamo a conquistare l’interesse di persone che comprano o indossano gioielli con pietre preziose, che un rubino magari neanche se lo immaginavano tra i propri oggetti, perché magari lo associavano a gioielli antichi. Il nostro hashtag sui social media #notyourgrandmothersruby spera di attirare un pubblico più giovane con un nuovo approccio a gemme, gioielli e design.

La surreale visione di un rubino groenlandese nella roccia madre nel suo habitat naturale: le distese di neve della Groenlandia – Foto: Greenland Ruby A/S

SD: Qual è la tua opinione sui sintetici, le cosiddette gemme etiche per le quali gente come Leonardo Di Caprio si batte? Sono concorrenti per chi come voi fa una battaglia per la supremazia dei valori etici nella produzione di gemme?

Hayley Henning: Non proprio. Penso che in parte la domanda di sintetici provenga dall’incapacità di procurarsi consistenti forniture di gemme e diamanti estratti in modo responsabile. La Greenland Ruby è una delle uniche operazioni di estrazione di pietre preziose di colore in grado di vantare di estrarre gemme in un paese caratterizzato da un ambiente geo-politico stabile e con un percorso trasparente verso il mercato. Chiunque desideri un rubino di provenienza responsabile non deve cercare oltre. Inoltre, ritengo che i diamanti accresciuti ​​in laboratorio siano molto diversi dalle gemme di colore sintetiche.

SD: Pensaci bene, finora abbiamo abilmente schivato la domanda: qual è la tua definizione di gemme etiche e gemme estratte in modo etico? Il tuo punto di vista personale e quello aziendale?

Hayley Henning: Come misurare o definire l’etica? Io dico sempre “responsabile”, cosa che ritengo più, beh, responsabile! Penso che soprattutto sia necessario stare molto attenti a non imporre i propri standard su quelli che altri paesi accettano o ritengono addirittura normali.

In parole povere, ritengo che “responsabile” significhi aderire alle regole e ai regolamenti definiti nel luogo dell’operazione.

Mi rendo anche conto che la responsabilità inizia con sé stessi, con la famiglia e gli amici, a casa e al lavoro; essere il meglio che possiamo essere e fare il bene agendo in modo giusto. E capisco che anche le persone possono incidere anche nel loro piccolo. Quindi non lasciamo queste cose solo alle grandi aziende. Ci sono così tante persone incredibili nel nostro settore che stanno facendo il possibile per sostenere chi è insediato nelle aree di estrazione delle gemme, insegnando loro come si possa essere migliori produttori, prendendosi allo stesso tempo cura delle proprie risorse. Sono cose che hanno a che fare anche con l’educazione: siamo tutti responsabili di condividere le nostre conoscenze dove possiamo. Sono orgogliosa di dirti che alcuni anni fa ho creato il Maasai Ladies Project e ho insegnato a un gruppo di donne locali in Tanzania a realizzare una collezione di gioielli a mano, che hanno venduto riuscendo così a mandare tutti i loro figli e nipoti a scuola per un anno! Un piccolo progetto forse, ma con un impatto grande e importante!

Hayley Henning con le partecipanti del Maasai Ladies Project – Foto: Hayley Henning

Più recentemente ho fondato la Pink Polar Bear Foundation, che è il braccio CRS della Greenland Ruby e sarà sostenuto dai proventi delle vendite delle nostre gemme. La Pink Polar Bear Foundation si occupa della International Polar Research e dell’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità dell’Artico, in particolare della Groenlandia.

SD: Come immagini che il commercio di gemme si evolverà nei prossimi cinque o dieci anni?

Hayley Henning: Ci saranno alcuni cambiamenti nei prossimi cinque anni, e penso che tutto accadrà abbastanza rapidamente!

  1. Con la tecnologia vedremo accadere ogni sorta di evento: dagli acquirenti che hanno accesso a fonti precedentemente sconosciute in località remote, alla capacità di tracciare e rintracciare gemme che in precedenza, attraverso innumerevoli intermediari, risultavano fuori da ogni rendicontazione. Ciò cambierà e influenzerà la catena di approvvigionamento, offrendo responsabilità e trasparenza e probabilmente eliminando molti degli “intermediari” lungo la strada. Molto spesso non siamo in grado di dire quante volte una gemma potrebbe essere passata di mano dalla miniera al mercato. Tutto ciò quindi dovrà diventare più trasparente. Inoltre, Internet continua a creare sempre più opportunità per operatori da miniere e rivenditori da luoghi precedentemente sconosciuti. La rete li rende tutt’a un tratto accessibili agli acquirenti di tutto il mondo. Tendenze che sono solo in crescita, con probabili conseguenze anche sui prezzi.
  2. La responsabilità sta diventando sempre più importante e nei prossimi 5 anni questa sarà la regola piuttosto che un’eccezione. Tutte le aziende, grandi e piccole, dovranno conformarsi agli standard stabiliti nel nostro settore. Questo è l’unico modo per sviluppare e creare fiducia nei consumatori.
  3. La commercializzazione di gemme di colore sta diventando una necessità e la capacità di narrazione è essenziale. Fino a poco tempo fa lo story-telling era nelle mani di pochissime grandi aziende. In futuro, intravedo che le aziende, grandi e piccole, avranno bisogno di prestare molta più attenzione a quante risorse abbiano i loro budget nelle strategie di marketing, digitali e non.
  4. Anche le richieste dei consumatori stanno cambiando rapidamente, quindi dovremo adeguarci per farvi fronte. L’utente finale desidera ulteriori informazioni. Dove? Chi? Cosa si sta facendo per compensare le persone e l’ambiente? L’ago della bilancia cambia direzione se CRS e provenienza diventano fattori più importanti dei precedenti sistemi di fornitura anonimi o illegittimi
  5. Istruzione: con l’istruzione arriva la curiosità, che guiderà il desiderio. Le gemme di colore non sono mai state più popolari di quanto lo siano ora! È perché ne stiamo parlando come industria e le notizie si stanno diffondendo sul mercato. L’accessibilità sta orientando tendenze e desiderabilità.

SD: I tre libri che tu ritieni di importanza capitale per capire meglio il mondo delle gemme e delle gioielleria?

Hayley Henning: Sicuramente tutto quello che ha scritto Richard Hughes, come minimo. Ruby and Sapphire – A Gemologist’s Guide, e A Collector’s Guide. Non posso non citare la mia pubblicazione con Didier Brodbeck – Tanzanite: Born From Lightning. Questo è il 13° libro di Didier, ed è una raccolta di incredibili gioielli di tanzanite, con la storia più recente della gemma estratta solo ai piedi del Kilimangiaro!

SD: C’è qualche altro argomento che vorresti affrontare prima che di lasciarci? C’è qualcosa, tra gli argomenti di cui non abbiamo parlato, che vorresti che i nostri lettori sapessero?

Hayley Henning: Penso di concludere: vorrei che il nostro settore parlasse di ciò che facciamo! Che raccontasse i progetti in cui siamo coinvolti, spiegasse come le gemme di colore stanno andando bene in tutto il mondo. Si smetta di parlare degli aspetti negativi, quando in realtà ci sono molte più cose positive e ben fatte nei campi dell’estrazione, commercializzazione e vendita di gemme di colore e diamanti. È anche importante all’interno del nostre comparto essere positivi sulle nostre attività. E smettere di lamentarsi! Dobbiamo cooperare l’un l’altro come industria. Siate inclusivi, non esclusivi! Impariamo dalle nuove generazioni e condividiamo le nostre idee, crescendo e riuscendoci insieme.

SD: Grazie mille Hayley per l’averci dedicato oggi un po’ del tuo tempo!

Simon Dussart è il fondatore di www.asialounges.com e l’autore del blog “A Gem Dealer’s Journal”. Puoi trovare l’intervista in lingua originale a questo indirizzo.

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