I dati parlano chiaro e sono positivi. Il rallentamento dell’economia dovuto alla crisi sanitaria cede il passo ad una visibile ripresa dei consumi di diamanti. A trainarla è la robusta ripartenza del commercio al dettaglio specialmente negli Stati Uniti con un +83% di vendite di gioielli a luglio (dati Mastercard SpendingPulse, ma il balzo è sul periodo delle chiusure). Hong Kong, privata del retail turistico del lusso, punta sul fiorente settore delle catene di gioielleria ormai ramificato nella Cina continentale. La sensazione è che Las Vegas abbia acceso micce d’entusiasmo tra gli operatori, come del resto lo show autunnale di Vicenza che riflette una domanda diffusa in tutto il vecchio continente.
I prezzi hanno mostrato una crescita positiva da gennaio 2021 e aumenti costanti ogni mese successivo. L’ultimo picco, nel luglio 2018, era stato del 5,7%. A ciò avevano fatto seguito nove mesi di rallentamento e 18 mesi di andamento negativo dovuto alla pandemia. I grandi miners reintroducono materia prima, Alrosa ha venduto 334 milioni di US$ di grezzo solo a luglio.
Tutto rose e fiori? Concediamo pure il necessario spazio alla vibrante euforia. Ma poi, quando guardiamo meglio i dati dell’ultimo quinquennio vediamo che al nuovo corso dei prezzi e della richiesta di diamanti al consumo non corrisponde uguale prospettiva rialzista per la gioielleria: negli Stati Uniti decresce. L’eccitazione post crisi inevitabilmente si arresterà evidenziando che almeno oltreoceano è largamente alimentata dal debito al consumo. I serbatoi del credito al settore distributivo si sono ristretti, specialmente in India. Estrarre avrà un costo sempre più elevato mentre il fantasma dei diamanti sintetici da anni proietta un’ombra minacciosa.
Addirittura c’è chi prefigura una bolla che potenzialmente può far crollare i prezzi. L’ipotesi si basa sul fatto che gli stock di magazzino si sono riempiti troppo in fretta e che la frenesia agli acquisti crolli quando passerà la sbornia del liberi tutti. Così come non ci siamo fatti abbattere dal COVID-19, non faremo previsioni tanto sfacciatamente ottimistiche da sfidare il buon senso. Adesso però, tutti ai vostri posti. Lavoriamo.
Di Sergio Sorrentino, pubblicato su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 13, Autunno 2021.