venerdì, Marzo 29, 2024
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Predatori di zanne: non si ferma il commercio illegale di avorio

Episodi di commercio e detenzione illegale di avorio sono stati al centro della cronaca tra marzo e maggio 2022 con operazioni di contrasto che hanno portato alla luce ancora una volta traffici irregolari di questo materiale.

Pare che la recrudescenza del traffico di avorio sia un fenomeno che interessi l’intera penisola italiana. A Parma, durante la manifestazione fieristica “Mercante in fiera” dello scorso marzo sono stati individuati e sequestrati 172 oggetti per un valore di 200.000 euro, comprendenti uno scettro ecclesiastico intarsiato in vendita a 40.000 euro, un pettine in avorio lavorato a 4.000 euro, una zanna lavorata a 15.000 euro, varie sculture in avorio e crocifissi.

A fine marzo a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, controlli da parte dell’autorità al mercatino dell’antiquariato “Cose d’altri tempi” hanno portato al sequestro di 14 statuette di varia grandezza, tre crocifissi, due cammei, un boccale, una teiera con manico e pomello in avorio, un ventaglio, una collana con pendaglio e un portagioie per un valore di oltre 20.000 euro.

È invece in una struttura ricettiva nella provincia di Palermo che ad inizio aprile sono state sequestrate zanne non lavorate d’elefante alte ciascuna più di due metri e di circa 20 chili di peso. In questo caso il materiale era presentato come un’attrazione, un cimelio a disposizione dei selfies dei visitatori.

A maggio a Torino due episodi. Due zanne erano in vendita in un negozio di antiquariato nel centro di Torino, mentre altre due zanne di elefante, dal valore stimato di circa 60.000 euro ciascuna, alte circa due metri e dal peso di 30 chili ciascuna sono state rinvenute in un’abitazione privata.

Due zanne di “loxodonta africana” (l’elefante africano) sequestrate dai carabinieri del Nucleo Cites di Torino assieme ai colleghi del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. (Foto: TorinoToday)

Tra le gemme biogeniche, cioè di origine animale o vegetale, si annovera anche l’avorio elefantino. Le cronache dei media che sono state sopra riportate frequentemente rendono conto di sequestri di zanne e di manufatti presso commercianti e privati, forse ignari delle severe normative che proteggono l’avorio, e delle conseguenze anche penali. Sono infatti previsti l’arresto da 6 mesi a 2 anni e un’ammenda da 15.000 a 150.000 euro.

Proprio in questi giorni le autorità della Repubblica Democratica del Congo hanno annunciato il sequestro, avvenuto a maggio a Lubumbashi, di 1,5 tonnellate di avorio, corrispondenti a 80–100 elefanti massacrati brutalmente.

La caccia illegale è di certo tra le maggiori cause del rischio di estinzione degli elefanti africani ed asiatici.

Secondo WWF Italia «il commercio illegale di specie animali e parti di essi è diventato un business senza precedenti, secondo solo al traffico di armi, di droga e a quello di organi umani». L’inarrestabile traffico illegale di animali selvatici, vivi o morti, ha un valore stimato tra i 50 e i 150 miliardi di dollari all’anno. Gli elefanti africani ed asiatici, come altre specie di fauna selvatica, sono a rischio estinzione a causa di vari fattori, dall’antropizzazione dell’ambiente naturale, con conseguente perdita dell’habitat, ai conflitti tra animali e umani dovuti alla difficile convivenza, ma la caccia illegale è di certo tra le maggiori cause.

L’attuale aumento del bracconaggio di numerose specie è una tra le conseguenze del Covid-19: l’interruzione del turismo unita al calo della sorveglianza per mancanza di risorse economiche hanno ulteriormente impoverito le popolazioni locali, che, rimaste senza sussistenza, si rivolgono alla caccia di frodo per sopravvivere.

Nel continente africano il bracconaggio causa ancora un numero inaccettabile di vittime tra la popolazione di elefanti. (Foto: Ina96/Wikimedia Commons, License CC BY-SA 3.0)

L’inserimento nelle appendici del CITES (convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione) dell’elefante africano, Loxodonta africana, e dell’elefante asiatico, Elephas maximus, non ha fermato il bracconaggio. Anzi la domanda di zanne rimane elevata, trainata da Cina e sud-est asiatico. Una zanna di un maschio adulto può arrivare fino a 2,5 metri di lunghezza e a un peso di 50 kg e l’avorio raggiunge quotazioni molto elevate sul mercato nero.

L’Unione Europea ha attuato la convenzione CITES con il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio e con alcuni regolamenti della Commissione a esso collegati. Nel caso dell’avorio elefantino e di altre specie elencate nell’allegato A del regolamento, lUE ha adottato misure ancora più severe rispetto alle disposizioni CITES, disciplinando rigorosamente il commercio di avorio e pertanto risultano in genere vietati gli scambi di avorio per fini commerciali verso e dallUE nonché al suo interno. Inoltre, nel dicembre 2021, l’UE ha ulteriormente inasprito la disciplina relativa al commercio di oggetti di avorio lavorato, prevedendo, anche per gli oggetti antecedenti il 1947 (cioè di antiquariato) l’obbligo dell’apposito certificato CITES. Precedentemente alla modifica l’avorio di antiquariato poteva essere commercializzato anche solo accompagnato da documentazione che ne attestasse la realizzazione ante 1947.

Secondo organizzazioni internazionali come WWF, Traffic, HSI, è necessario combattere i trafficanti attraverso misure e strumenti adeguati atti a rispondere e contrastare una criminalità internazionale molto strutturata ed organizzata.

Oltre alle attività di contrasto nei paesi d’origine, le azioni di polizia con controlli sempre più serrati nei paesi di esportazione potrebbero disincentivare il barbaro traffico.

Gem News a cura di Raffaella Navone

Per approfondimenti, di seguito la sitografia di siti governativi e di organizzazioni internazionali:

https://cites.org/eng

https://www.carabinieri.it/chi-siamo/oggi/organizzazione/tutela-forestale-ambientale-e-agroalimentare/comando-tutela-biodiversita’-e-parchi/raggruppamento-cites

https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/cites/2022_02_08_comunicato_restrizioni_avorio.pdf

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021XC1230(03)&from=EN

https://www.africarivista.it/rd-congo-maxi-sequestro-di-avorio-record-degli-ultimi-anni/201538/

https://www.wwf.it/specie-e-habitat/specie/elefante/

https://www.worldwildlife.org/species/elephant

https://www.traffic.org/what-we-do/projects-and-approaches/trade-monitoring/elephant-trade-information-system/

 

Alcuni approfondimenti relativamente a fatti di cronaca:

https://www.ice.it/it/news/notizie-dal-mondo/212494

https://www.lastampa.it/torino/2022/05/17/news/in-un-appartamento-di-mirafiori-sud-sequestrate-due-zanne-d-elefante-del-valore-di-120-mila-euro-1.41447379

https://www.torinotoday.it/cronaca/zanne-elefante-casa.html

https://www.torinotoday.it/attualita/Denuncia-antiquario-zanne-elefante-avorio-Torino.html

https://www.torinotoday.it/cronaca/sequestro-oggetti-avorio-corno-rinoceronte-tartaruga-aprile-2021-bolaffi.html

https://www.palermotoday.it/cronaca/zanne-elefante-sequestro.html

https://www.padovaoggi.it/cronaca/sequestro-manufatti-avorio-piazzola-sul-brenta-01-aprile-2022.html

https://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2022/03/21/news/maxi-sequestro-di-oggetti-in-avorio-al-mercante-in-fiera-1.41317753

https://www.torinotoday.it/video/sequestro-oggetti-avorio-corallo-illegali-zanne-elefante.html

https://www.torinotoday.it/cronaca/denunce-commercio-illecito-avorio.html

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