sabato, Aprile 27, 2024
spot_img

Gemme, letteratura e musica Rock: due libri che mostrano il lato eclettico della gemmologia

Stavolta ne abbiamo due, di libri, da sottoporre alla vostra cortese attenzione. Entrambi li definirei esemplificazioni di cultura politecnica: nel primo caso che s’andrà a considerare, l’unione del sapere umanistico e delle conoscenze scientifiche a vocazione gemmologica; nel secondo, l’eclettica unione della conoscenza musicale (moderna, rockettara) e del sapere scientifico a propensione gemmologica.

Per entrambi, un minimo comun denominatore: la sorprendente inusualità. Vediamo perché.

Primo caso: l’opera dell’ormai collaudato duo padre/figlio Enrico e Flavio Butini: “Dante. Le Gemme nella Divina Commedia – Considerazioni Gemmologiche”, “L’Erma” di Bretschneider Editore, Roma. Testi sinottici in italiano ed inglese. Reperibile presso: IGN Roma, mail: info@ignroma.it

Definito dagli autori come un «Omaggio a Dante nel settecentesimo anniversario della sua morte», si rivela una perfetta sintesi di letteratura classica e gemmologia d’avanguardia. Rubando di bocca agli autori le lor parole conclusive: «Un viaggio tra mito, paleoscienza e poesia, intrapreso per cercare d’interpretare, quanto più possibile, il pensiero di Dante riguardo le sue conoscenze sulle pietre preziose, utilizzate nelle sue similitudini».

Direi di più, molto di più di questo: un prelibato piatto d’alta cucina culturale i cui ingredienti son costituiti da un concentrato di storia, storia dell’arte orafa antica, archeogemmologia, il tutto su d’un “letto” di gemmologia investigativa e guarnito da ricco contorno d’immagini esplicative. Il tutto riletto e rivisto attraverso la lente d’ingrandimento delle conoscenze d’oggidì.

Che Dante Alighieri, il Padre Nobile della lingua italiana, abbia citato – nei suoi cantici – l’Ambra, il Cristallo di Rocca, il Diamante, l’Eliotropio, la Perla, il Rubino, lo Smeraldo, lo Spinello (il Balascio), il Topazio e lo Zaffiro, non è casuale: risultando egli iscritto (per motivi politici) alla Corporazione dei Medici e degli Speziali di Firenze (contraddistinta dalla lunga veste rossa con la quale egli è sempre ritratto), gli era ben noto l’uso delle gemme a scopi curativi, sia ch’esse fossero somministrate sotto forma di litoterapia, triturazioni o amuleti.

Un bocconcino da non perdere, anche da parte di chi italiano non sia, poiché la conoscenza e la cultura non hanno confini geografici: son patrimonio dell’umanità.

P.S.: E pure da non perdere, sono quelle superlative chicche di archeogemmologia degli stessi autori, citate nella bibliografia finale.

Secondo caso: le 162 pagine della geologa, gemmologa, appassionata da sempre di musica rock e punk e pure suonatrice di basso elettrico, Annalaura Sita. Pagine poliedricamente dedicate ad un eccentrico ed insolito connubio rock-gemme intitolato – appunto – “Rock & Gems – Un Viaggio Tra Musica e Pietre Preziose”, Arcana Editore, Roma. Reperibile in tutte le librerie e store online.

A detta dell’autrice, si tratta «d’avvicinare il lettore alla musica rock e al tempo stesso alla gemmologia… scoprendo le molte analogie, magari legate a delle antiche leggende, a titoli di canzoni, a luoghi o a emozioni».

Vorreste un saggio di tali intriganti legami, giusto per un assaggio? A pagina 39, troviamo il connubio “Black Sabbath e Lapislazzuli”, tra la band – che, con suoni duri e plumbei parlavano del lato oscuro della natura umana – e la pietra dal colore blu del cielo tanto cara ai Faraoni egizi. Ebbene, il legame, dov’è? Lasciamo la parola ad Annalaura: «pensando al testo di Paranoid (una composizione della band) che parla di disturbi mentali, mi son ricondotta alle credenze degli antichi egizi, secondo cui al lapislazzuli era assegnata la funzione di purificare l’anima e di curare i disturbi mentali». Affascinante, no?

V’incuriosirebbe poi sapere qual è il nesso tra i Beatles ed il Diamante? Lo troverete a pagina 13, in ouverture: «La band più famosa in assoluto e la gemma per eccellenza non sono legati solo dalla canzone Lucy in the Sky with Diamonds. Sono affini sotto altri punti di vista. Quando si parla di gemmologia non possiamo esimerci dal citare il diamante, così come quando si parla di musica rock, o pop, non si possono non citare i Beatles». Geniale, non vi pare?

E qui mi fermo, altrimenti va a finire che vi tolgo il piacere della scoperta, ché è tutta una scoperta. Non so per chi ha 20-30 anni di meno delle vecchie cariatidi del par mio, ma per i baby-boomers (quelli degli anni ’40 del secolo scorso), lo è senz’altro dacché – poverini – son rimasti un po’ indietro…

P.S.: Una manchevolezza, sì, la faccio notare: una traduzione in inglese che – ne son certo – permetterebbe ad una più vasta ed articolata udienza di gustarsi quest’altra chicca!

Articolo di Luigi Costantini, pubblicato su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 14, Primavera 2022

“Dante. Le Gemme nella Divina Commedia – Considerazioni Gemmologiche”

Enrico e Flavio Butini
Pubblicato a Roma (Italia) da «L’Erma» di Bretschneider® nel 2021.
80 pagine, illustrato, formato 22 x 24,5 cm
ISBN: 9788891322074

Disponibile in lingua italiana ed inglese su www.lerma.it al costo di 65 €.

 

 

 

 

“Rock & Gems – Un Viaggio Tra Musica e Pietre Preziose”

Annalaura Sita
Pubblicato a Roma (Italia) da Arcana nel 2021.
176 pagine, formato brossura
ISBN: 9788892770232

Disponibile in lingua italiana in tutte le librerie e store online al costo di 16 €.

 

 

 

 

 

spot_img

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

NEWS

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Dal Magazine