La corsa ai materiali superduri continua. Il diamante resta ad oggi la sostanza naturale più dura, ma è dagli anni ’50 che si cerca di imitare e superare le caratteristiche di questa gemma; tra di queste la durezza è sicuramente la proprietà maggiormente richiesta.
Il progresso scientifico ha permesso già nel 2005 la realizzazione di un materiale chiamato diamante aggregato nanorod o fullerite ultradura (poiché ottenuta proprio dalla compressione di questo minerale), che possiede una durezza classificabile tra 10 e 10 ½ sulla scala di Mohs.
Di recente la stessa fullerite ultradura è stata oltrepassata. Il materiale di partenza è il fullerene C60, un composto del carbonio trattato per la primissima volta ad altissime temperature e pressioni. Il risultato è un carbonio amorfo con una durezza superiore a qualsiasi altro materiale naturale o sintetico conosciuto. I campi di applicazione nelle scienze dei materiali per questa nuova scoperta sono vastissimi, basti pensare all’utilizzo industriale come abrasivo. AM-III (questo è il nome momentaneo) potrebbe andare a sostituire quelli che sono i materiali oggi in commercio. Al momento non risulta impiegabile come sostituto del diamante in campo gemmologico, in quanto si presenta in una colorazione giallognola e poco trasparente.
Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 13, Autunno 2021