venerdì, Aprile 26, 2024
spot_img

Abbandonare i certificati stampati è prematuro. La marcia indietro del GIA

Nel gennaio 2023, a seguito di un annuncio reso pubblico l’anno prima, il Gemological Institute of America (GIA) ha smesso di fornire report cartacei. Per diversi mesi sono stati emessi solo certificati digitali ai quali gli utenti hanno potuto accedere ottenendo il GIA Diamond Dossier sulle applicazioni GIA o sul portale online Report Check del GIA.

«Alcuni ci chiedono da tempo di passare al digitale», aveva dichiarato Pritesh Patel, vicepresidente senior del GIA, in occasione del lancio dell’iniziativa, «sono sicuro che qualcuno ancora vorrà i report cartacei, ma la maggioranza è pronta». Ma non è stato così, perché l’Istituto è stato costretto a una clamorosa marcia indietro.

Un report cartaceo GIA
Un report cartaceo GIA. (Foto: Gem-Tech Istituto Gemmologico)

«Tutti i diamanti presenti nei laboratori GIA il 9 aprile», ha infatti scritto Tom Moses, vicepresidente esecutivo del GIA e responsabile dei laboratori e della ricerca, in una lettera ai clienti del 6 aprile 2023, «o presentati a partire da quella data per il servizio Dossier, saranno restituiti con un rapporto GIA Diamond Dossier stampato, che avrà lo stesso aspetto di quelli emessi prima dell’introduzione a gennaio dei report esclusivamente digitali».

Cosa è successo nei tre mesi di transizione al digitale? Perché è stata interrotta la politica di eliminazione dei documenti stampati? Per quanto non ci sia dubbio che il risparmio di documenti cartacei fosse una lodevole mossa ambientale, il piano del GIA di passare esclusivamente al digitale aveva evidentemente qualche punto debole. Rapaport news sulla questione ha riferito che «i clienti del GIA che inviano un diamante ricevono la pietra in una piccola busta che riporta le specifiche principali e un codice QR univoco che rimanda a un report online. Anche se la cintura ha una inscrizione, persone estranee possono facilmente copiare il codice e associarlo a un diamante diverso, ciò a detta di commercianti che hanno parlato con Rapaport News nelle ultime settimane».

Ma dubbi e preoccupazioni sono stati espressi anche dal WFDB, dal Gem & Jewellery Export Promotion Council (GJEPC) indiano e dalla Bharat Diamond Bourse (BDB) di Mumbai, che hanno discusso la questione con il GIA. La sensazione diffusa è che nella fase di vendita al dettaglio il ritiro dei report stampati possa creare insoddisfazione e che i clienti finali possano restituire le pietre non corredate dal tradizionale certificato cartaceo.

Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia n. 16, Estate 2023

spot_img

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

NEWS

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Dal Magazine