domenica, Aprile 28, 2024
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Segniamoci la data. La rivoluzione Blockchain di Gübelin rappresenta un nuovo punto di riferimento per le pietre di colore

Quella che può esser considerata la prima Blockchain per le pietre di colore è stata presentata a Tucson nel 2019. Si tratta di un passo di cui tutte le iniziative future di approvvigionamento responsabile dovranno tener conto. “Iniziata da Gübelin Gem Lab in cooperazione con Everledger, fornitore di tecnologia, la Blockchain Provenance Proof è una vera soluzione per l’industria, gratis per tutti, e aperta ad ogni partecipante nel settore delle pietre e della gioielleria”. Così recita il primo paragrafo del comunicato stampa ufficiale che spiega chiaramente le ragioni per le quali questo annuncio può a ragione essere considerato un punto di riferimento nel comparto delle pietre e della gioielleria.

Infatti la Blockchain proposta va a finalizzare il Gübelin Emerald Paternity Test, la prima procedura, basata sulla nuova tecnologia della Provenance Proof, in grado di usare nanoparticelle inserite negli smeraldi. Questo tracciatore fisico sarà poi affiancato dal registro digitale messo a punto da Everledger, uno dei leader mondiali delle applicazioni Blockchain per beni di alto valore, molte delle quali sono già in funzione con i diamanti. Inoltre questa dichiarazione chiarisce anche che i costi saranno interamente sostenuti da Gübelin Gem Lab e che l’uso di questa Blockchain sarà resa disponibile gratuitamente ai minatori artigiani, alle cooperative di piccole dimensioni, alle grandi aziende, ai tagliatori ed ai commercianti, ai grossisti, ai laboratori gemmologici, ai produttori, ai brand di gioielleria, ai dettaglianti ed ai consumatori finali. Già nel 2017 IGR, la Rivista Italiana di Gemmologia, ha pubblicato un servizio di approfondimento sul Paternity Test e le sue possibili implicazioni in ottica di Responsabilità Sociale.

Zaffiri di diversi colori commerciati in Sri Lanka. (Foto: Gübelin)

A dire il vero nei due anni precedenti il lancio di questo registro per le pietre di colore, Gübelin Gem Lab ha fatto uno sforzo considerevole nella direzione della sua migliore rispondenza alle esigenze etiche. Così il potenziale per implementare la tecnologia Emerald Paternity Test è stato testato in Etiopia, un contesto artigianale tipico caratterizzato da piccole imprese minerarie (ASM), in collaborazione con Levin Sources, un’azienda di consulenza di impresa sociale.

È stata portata avanti una ricerca specifica per fare in modo che il nuovo sistema rappresenti un sostegno anche per i soggetti più piccoli dell’industria della gioielleria. La partecipazione delle parti in causa più deboli, secondo gli osservatori di RSI, è da considerarsi uno dei fattori chiave per legittimare quelle procedure etiche che vogliano puntare alla massima trasparenza nel settore delle gemme di colore. Intatti, d’altro canto, un grande soggetto del ramo estrattivo come Fura Gems si è già aggregato per fare ufficialmente da azienda pilota del progetto, in quanto la tracciabilità dei propri smeraldi colombiani è considerata dal mercato un sicuro vantaggio competitivo.

Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia nr. 6 – Primavera 2019

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