lunedì, Aprile 29, 2024
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Se il muro non basta, forse ce la farà la Maratona della tanzanite

Ad aprile 2018 il Presidente della Tanzania, John Magufuli, ha inaugurato un muro della lunghezza di 4,5 km che circonda le miniere di tanzanite di Mirerani, Manyara, nel tentativo di combattere i traffici di contrabbando di questa gemma. Il muro, eretto da circa 2000 volontari nel tempo record di tre mesi, può essere considerato il simbolo della nuova strategia governativa tesa a prendere il controllo della ricchezza mineraria del paese. Questo impegno è forte abbastanza da tradursi in un incremento apprezzabile delle entrate generate dalle vendite di tanzanite? Le cifre mostrano un aumento notevole in quanto nell’ultimo settembre le entrate sono salite a 460.987 US$ da un minimo di 74.439 US$ registrati a gennaio 2015.

Ma ci sono da mettere in conto anche alcune criticità. Un’apposita Commissione governativa ha verificato che il muro non funziona come dovrebbe. Il contrabbando, che non è stato affatto debellato, provoca l’erosione dei diritti erariali da 194.000 US$ a 17.500 US$. Poiché risulta ancora troppo facile passare attraverso i controlli di sicurezza ed entrare nell’area che dovrebbe essere limitata dal muro, si è pensato di rilasciare documenti di identità speciali. Inoltre, mancando idonei strumenti, i controlli si fanno ancora manualmente.

(Foto: Mireranimarathon.com)

Ancora una volta il Presidente John Magufuli è intervenuto ed ha chiesto al Ministro dei Minerali, nominato recentemente, di installare immediatamente telecamere di sorveglianza attorno alle aree estrattive della tanzanite. Se il materiale prezioso grezzo riesce ancora ad eludere i checkpoint del nuovo muro, si pensa che potranno contribuire ulteriori controlli di sicurezza lungo i confini ed agli aeroporti, attraverso i quali questa rara ed esclusiva pietra viene ancora contrabbandata, principalmente in direzione del Kenya. Alla fine di dicembre un cittadino cinese è stato arrestato all’Aeroporto Internazionale di Kilimangiaro (KIA), scoperto mentre tentava di lasciare il paese con una notevole quantità di tanzanite, assieme ad altre gemme grezze, nascoste in due adattatori elettrici in una valigetta.

Sembra che con le azioni intraprese la dirigenza tanzaniana faccia sul serio. A maggio 2018 TanzaniteOne, storica impresa mineraria, ha accettato di pagare al governo compensazioni per tasse non corrisposte dopo essere stata accusata di irregolarità. La Tanzania, se da un lato mostra il suo energico tentativo di riprendere il controllo della sua ricchezza mineraria, dall’altro lancia un messaggio più positivo attraverso la Mirerani Tanzanite International Marathon, un evento sportivo tenutosi il 27 gennaio del 2019. Secondo gli organizzatori scopo della gara è fare in modo che tutti nel mondo si rendano conto che la tanzanite è una risorsa esclusiva che si trova solo in Tanzania ed alla Tanzania deve far riferimento sia l’estrazione che la sua commercializzazione.

Gem News pubblicata su IGR – Rivista Italiana di Gemmologia nr. 6 – Primavera 2019

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