sabato, Aprile 27, 2024
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Dalla gemma al gioiello. Tre creazioni di jewelry design si aggiudicano il concorso Nomad’s

Immaginare il proprio gioiello partendo da una o più gemme particolari è la scintilla che anima il lavoro di ogni designer, gioielliere, orafo. Su questo spirito vengono spesso organizzati mostre e concorsi di jewelry design, come ad esempio quello indetto da Nomad’s qualche settimana fa e di cui vi presentiamo le tre opere vincitrici.

Vincitrice del concorso è la designer Kateryna Pishon, con un anello a forma di fiore con una rara tormalina pear cut della Namibia, la “Lagoon Tourmaline”. Le foglie che impreziosiscono la gemma sono state pensate per essere realizzate in ottone patinato. La fascia dell’anello funge da gambo ed è in oro 18 ct impreziosito da tanzaniti color lavanda.

Al secondo posto troviamo la designer Marina Fulchiron, con una spilla rappresentante una fenice intenta a volare. All’interno di questa creazione sono presenti 28 pietre tra spinelli multicolor, granati arancio, diamanti e un topazio imperiale dal quale la creatrice ha tratto ispirazione per la sua opera.

Per la terza classificata ritornano le tormaline nel disegno realizzato da Jennifer Rowlands. In questo caso però abbiamo l’unione di tormaline tonde rosa, arancioni e gialle e zaffiri colorati che creano degli splendidi orecchini pendenti con montature di forme alternate in oro bianco.

Le tre vincitrici si sono aggiudicate, rispettivamente, premi dal valore di 2000$, 1200$ e 600$. È indubbio che in ogni design la scelta della gemma è parte integrante del progetto di creazione e, anzi, rappresenta forse la scelta che fa scattare la scintilla nell’immaginazione di ogni artista del gioiello. Andiamo, dunque, a guardare meglio alcune delle gemme che sono state selezionate.

La pietra utilizzata dall’opera vincitrice e scelta da Kateryna Pishon è questa meravigliosa tormalina “Erongo Lagoon” da 9 carati, antique pear cut, proveniente dalla Namibia. Questo è un taglio che rappresenta una sfida per ogni designer, poiché non è sicuramente la scelta più banale quando si immagina la gemma attorno cui costruire un anello.

Nella seconda opera è stato utilizzato un accattivante topazio imperiale da 13 carati, mostrato in video. Nell’immaginazione di Marina Fulchiron esso prende vita, diventando cuore pulsante della fenice che si erge in volo circondata da una coloratissima selezione di altre gemme.

Le due gemme principali utilizzate negli orecchini disegnati da Jennifer Rowlands sono, invece, due preziose tormaline bicolori da 18,58 carati, che trasformano due orecchini apparentemente simili tra loro in due opere d’arte dai colori alternati e complementari.

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